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Non ci siamo scordati di loro, anzi.
Ricordiamo a tutti che per aiutare la Croce Rossa Giapponese, oltre all'sms solidale, ci sono tante altre iniziative consultabili sia sul sito della Croce Rossa Italiana che sul sito della Federazione Internazionale della Croce Rossa.
Per avere informazioni sull'attività della Croce Rossa Giapponese, vi invitiamo a seguire il seguente link, cliccando qui Relativamente al ricongiungimento dei legami familiari , la Croce Rossa Giapponese , in collaborazione con il Comitato Internazionale di Croce Rossa ha creato un sito raggiungibile cliccando qui. ora un breve aggiornamento, alle ore 14.00 di oggi, dal Giappone prelevandolo dal sito dell'ANSA.
VITTIME - Il bilancio delle vittime del terremoto e dello tsunami che l'11 marzo hanno devastato il nord-est del Giappone ha superato quota 21 mila, secondo la polizia giapponese: i morti accertati sono 9.079, i dispersi 12.645.
Circa 310 mila persone sono ancora nei 2.100 rifugi di emergenza approntati nelle zone colpite. Le temperature continuano a essere sotto lo zero in molte aree, mentre la pioggia e la neve ostacolano i soccorsi. In Giappone i cadaveri vengono di solito cremati ma in alcune zone i soccorritori stanno seppellendo quelli che sono stati identificati, dopo aver ottenuto il consenso delle famiglie, a causa della scarsita' di carburante. Le prefetture con il maggior numero di vittime sono quelle di Fukushima, di Iwate e di Miyagi, dove il bilancio finale potrebbe raggiungere le 15 mila vittime.
SCOSSA MAGNITUDO 6.2 A MIYAGI E FUKUSHIMA - Una scossa di magnitudo preliminare 6.2 e' stata registrata nel Giappone nordorientale alle 18.44 locali (le 10.44 in Italia) ed e' stata avvertita soprattutto nelle prefetture di Miyagi e Fukushima, gia' devastate dal terremoto/tsunami dell'11 marzo. Sulla base di quanto riferito dalla Japan Meteorological Agency (Jma), che non ha lanciato alcun allarme tsunami, l' epicentro e' stato individuato a circa 200 km al largo della costa di Iwate, nelle acque del Pacifico, a una profondita' di 10 km.
TEPCO, RADIOATTIVITA' IN MARE A FUKUSHIMA - La Tepco, la societa' di gestione dell'impianto nucleare giapponese di Fukushima, ha rilevato ''materiale radioattivo nell'acqua di mare'' nei pressi della centrale. Lo riferisce l'agenzia Kyodo. I livelli di radiazione in acqua di mare non costituiscono minaccia immediata per la salute, ha riferito il governo nipponico, ma i valori sono al di sopra del normale alimentando preoccupazioni sulla contaminazione marina e sugli effetti sui prodotti della pesca. Il ministero della Scienza e Tecnologia ha precisato che provvedera' a esaminare l'acqua nel raggio di 10 e 30 km dalla centrale nucleare di Fukushima. Secondo la Tepco, lo iodio-131 e' stato rilevato nei campioni di acqua pari a 126,7 volte il limite di concentrazione legale, mentre i livelli di cesio-134 si sono attestati a 24,8 volte e quelli di cesio-137, inoltre, a quota 16,5. Tracce di cobalto 58, infine, sono state rilevate anche in un campione di acqua prelevato nei pressi dell'impianto.
PIOGGIA PORTA AUMENTO RADIOATTIVITA' - Il livello di radioattivita' e' aumentato notevolmente nell'area vicina alla centrale nucleare di Fukushima, danneggiata dal terremoto e dallo tsunami che hanno colpito undici giorni fa il nordest del Giappone. Lo ha affermato il ministero della scienza e della tecnologia di Tokyo, precisando tuttavia che i livelli non sono tali da rappresentare una minaccia per la salute umana. L'aumento della radioattivita' e' dovuto alla pioggia dei due giorni scorsi, ha spiegato un funzionario. I nuovi, alti livelli di iodio e di cesio radioattivi sono stati rilevati in 47 prefetture tra cui quella di Tokyo, 240 km a sud della centrale.
VAPORE REATTORE 2 GENERATO DA COMBUSTIBILE ESAUSTO - Il fumo bianco che fuoriesce dal reattore n.2 di Fukushima e' probabilmente vapore proveniente dalla vasca del combustibile nucleare esaurito. E' l'ipotesi dell'Agenzia per la sicurezza nucleare, ripresa dai media nipponici. A inizio giornata, vapore bianco e' stato osservato dai reattori n.2 e 3 che, per gli esperti, potrebbero probabilmente rilasciare piccole quantita' di particelle radioattive.
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